Potrebbe non bastare al nostro mercato l'attuale minicorrezione, ed anzi potrebbe essere molto vicino il vero ribasso azionario , con downside compresi tra - 10% e -15% , temporalmente molto veloce , che riporterebbe al massimo equilibrio i listini mondiali. A perdere maggiormente dovrebbero essere nell'ordine lo SP500, il Dax ed infine il nostro FtseMib , che presenta attualmente una forza relativa maggiore degli altri, salvo naturalmente eventi non immaginabili in questo momento.
Il nostro mercato potrebbe ritornare verso quota 17000/17200,ovvero la parte bassa del canale rialzista pluriennale in atto dal 2012, il che corrisponderebbe a possibili estensioni in area 7800 a salire del Dax.
Il mancato superamento da parte dei listini degli ultimi massimi entro qualche settimana sarebbe un serio campanello di allarme; intanto a livello europeo le forze politiche antieuro sono date avere una percentuale compresa tra il 10% e il 18%: se fosse vera la seconda ipotesi è realistico pensare ad uno smottamento della moneta unica europea, salvo provvedimenti anticipatorii della BCE , già pronti , ma che ancora trovano resistenza in Germania, ormai prossima all'inversione in senso ribassista del proprio ciclo economico.
Potremmo augurarci a questo punto ribassi importanti a livello di equity occidentale, con conseguenze rivalutative dell'Euro il che aumenterebbe la forza politica di chi vuole la fine della moneta unica : tutto questo convincerà la BCE a intervenire a favore dell'Euro in modo estremamente massiccio, ad obbligare il sistema bancario all'elargizione del credito, ad emarginare quel tanto che basta la Germania : l'Italia è nel mirino della Germania da molto tempo e i successi tedeschi sono lì a dimostrarlo; adesso è il momento di dire "stop" , altrimenti meglio che muoia Sansone con tutti i filistei .
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